Una corsa in due
Attraverso il seguente semplice racconto si descrive metaforicamente un percorso di maturazione nella vita di preghiera, in modo da cercare di assumere in maniera più autentica e fiduciosa nuovi atteggiamenti nel rapporto con Dio.
“Ho comprato un tandem e andavo a spasso col mio tandem tutto solo.
Gli amici che mi vedevano e dicevano: – che ci metti sopra? É per pescare una ragazza che ti sei fatto un tandem? –
Ma io continuavo a pedalare, sudando, sudando.
Come é faticoso il tandem, quando pedali da solo, sotto il sole.”
Gli amici che mi vedevano e dicevano: – che ci metti sopra? É per pescare una ragazza che ti sei fatto un tandem? –
Ma io continuavo a pedalare, sudando, sudando.
Come é faticoso il tandem, quando pedali da solo, sotto il sole.”
Qui è descritta la preghiera che si affida solo a se' stessa, ignorando Dio. È la preghiera monologo, la preghiera senza rapporto con Dio, che raccoglie solo delusioni e stanchezza.
“Un bel giorno, pedalando incontrai il Signore che camminava per la Sua strada. E gli dissi – Oh Signore, vuoi salire con me? – Certo – mi rispose e lo feci salire sulla sella posteriore. Ora non era più faticoso. Col mio tandem facevamo molta strada e con metà fatica.”
Ecco cosa significa: la preghiera che è diventata contatto con Dio facilita tutto, comincia a risolvere i problemi caldi della vita. È necessario che si arrivi al contatto con Dio nella preghiera!
“Ma a sorpresa, un bel giorno, mentre andavamo pedalando, Lui mi disse: - Perché non sali tu di dietro? Naturalmente devi fare la tua parte. Tu devi pedalare, come pedalo io. Balzo giù di sella, cambiando posto. -”
Qui è la preghiera che si fa ascolto.
“Cominciammo l’avventura. Adesso era un’altra vita: a Lui scegliere i percorsi. Certe volte faceva delle volate. Certe volte affrontava delle salite che toglievano il fiato. Ma si voltava verso di me e diceva: - Tu pensa solo a pedalare. Al resto penso io. -”
Ecco, é la preghiera che è divenuta fusione dei cuori, tra me e Dio, è la preghiera vera. Non è più un falso rapporto con Dio che raccoglie solo delusioni e stanchezza: ora Lui é il protagonista, io il collaboratore.
Lui parla, io ascolto.
Lui guida, io eseguo.
lo pedalo con lui, facciamo la strada in due.
Bello il racconto che ci fa capire i vari gradi della preghiera.
RispondiEliminaGrazie .